Sono passati alcuni giorni dalla chiusura della 9° edizione del Ferrara Film Festival il tempo necessario per elaborare un po’ di numeri e considerazioni.
Da un lato, c’è stato un notevole sforzo organizzativo che ha portato alla partecipazione di 5470 persone accreditate per i 45 film in concorso e i numerosi eventi collaterali, per un totale di 112 ore di programmazione in 8 giorni.
Inoltre, sul fronte della comunicazione, dove sono stato coinvolto per il quinto anno consecutivo per l’ufficio stampa, abbiamo ottenuto – grazie anche al pregevole lavoro di Michela e Federica Pagliarone – la pubblicazione di 235 articoli su testate giornalistiche e blog di settore. Questo ha garantito una vasta copertura mediatica, affiancata dal raggiungimento di 715.599 persone sui social.
Oltre i numeri, ci sono alcune considerazioni personali: dall’eleganza, sempre attuale, di Carol Alt, alla sorpresa di vedere Abel Ferrara sorseggiare un drink al bar all’angolo, fino alla presentazione del libro, dettagliatissimo, che celebra il 50° anniversario di Happy Days (complimenti agli autori e agli attori della serie che hanno contribuito attivamente).
Personalmente, ho avuto la soddisfazione di una lunga chiacchierata con Franco Dassisti, ideatore e conduttore di La Rosea Purpurea di Radio24 , la persona più competente in film e storia del cinema che abbia mai incontrato.
Se questa edizione è stata così straordinaria, immaginate la decima…