Leonardo Rosa

Racconto breve ai tempi del corononavirus

Scrivere è un bellissimo passatempo, ma richiede tempo. Della quarantena per il coronavirus avremmo fatto tutti volentieri a meno tutti, ma – tra le tante disgrazie che ha seminato e che ancora sta portando – ci ha permesso di passare la maggior parte del tempo in casa, potendo dedicare attenzioni ai nostri hobby.

Copertina del libro Lo spirito che muove la giostraCome nasce l’idea di questo racconto breve? Da più fattori in buona parte collegati. Innanzitutto, provo un grosso orgoglio quando qualcuno chiede: “Quando esce il prossimo libro con Giovanni Falchi?”. Ammetto che quando mi misi a scrivere Lo spirito che muove la giostra ero innamorato dell’idea, ma, essendo il mio primo giallo, non avrei potuto scommettere neppure pochi euro sul fatto che sarebbe piaciuto anche ai lettori. Intendiamoci: parliamo di un pubblico circoscritto al nostro territorio, ma per me si tratta di una grandissima soddisfazione che mi spinge ad andare oltre.

Scrivere un romanzo, per chi non lo fa per professione, richiede mesi di “lavoro”, quindi ci vorrà ancora un po’ di pazienza per la pubblicazione del secondo, sfruttando questi periodi ai domiciliari.

Nel frattempo, mi sembrava ci fosse spazio per far mettere la testa fuori ad alcuni personaggi del romanzo, facendo vivere anche a loro questa situazione surreale.

Si tratta di un racconto breve (o meglio: molto breve), volutamente leggero, ironico e senza drammi, visto che di quelli ce ne sono già troppi nella realtà.

Il Commissario Falchi è sempre a capo della Mobile, ma partecipa a un semplice controllo presso il domicilio di possibili trasgressori dei noti divieti di assembramento. A fronte di giorni così carichi di tensione e a un numero di morti apparentemente inarrestabile, pure lui ha bisogno di essere operativo e non un semplice burocrate inerme dietro una scrivania.

Un racconto di fantasia ma con attinenza ad alcuni fatti documentati dalle cronache (le feste in casa in barba ai decreti, la consegna di farmaci da parte delle forze dell’ordine, per dirne due) dove ho cercato di dipingere il volto umano di uomini che affrontano l’emergenza in prima fila.

Senza calarmi nei panni del bacchettone c’è anche un richiamo al rispetto delle regole, pur capendo le difficoltà nel rispettarle da parte dei più giovani.

Ospedale Sant'Anna

In ultimo, dedico un pensiero al personale sanitario, persone consce dei rischi alla propria incolumità, che ogni santo giorno fanno del proprio meglio per dare respiro ai malati.

Per questo, per chi volesse condividere un gesto di solidarietà, sul sito dell’Arcispedale Sant’Anna di Ferrara c’è una pagina dove è possibile fare offerte per contribuire all’acquisto di beni per fronteggiare l’emergenza. L’IBAN è IT80W0306902477100000046050

Questo invece è il link per scaricare il racconto in formato pdf: Festa a sorpresa, Commissario Falchi

Copertina di Festa a sorpresa

Arrivederci a presto e buona lettura!

Leonardo Rosa

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