I dati ci dicono che sono sempre di più le ricerche vocali utilizzate sui motori di ricerca. Parimenti, dialogare con telefoni e tablet (senza che dall’altra parte ci sia un essere umano) è diventata una cosa normale, senza contare la diffusione degli smart speaker a comando vocale, come Alexa di Amazon.
Va da sé che i c.d. assistenti virtuali (o vocali) siano evoluti tantissimo negli ultimi anni e se ancora permangono dei difetti d’intesa tra umano e rispettiva macchina, sappi che c’è possibilità di limitarli. Come? Con un training di apprendimento ad hoc per ogni device.
Assistente vocale di Google
È attivabile con l’ormai famoso “ok Google! Puoi rivolgerti a lui e chiedere di reimpostare la tua voce per una migliore comprensione. Dal tasto Home occorre cliccare “Esplora”, da lì, sul menu con i tre puntini, scegliere Impostazioni. Qui occorre selezionare “Assistente” poi “Voice Match – Insegna all’assistente a riconoscere la tua voce”. L’assistente riceverà apposite istruzioni sull’apprendimento vocale, attraverso una procedura molto comoda ed efficace.
Siri, assistente virtuale di Apple
I fan della mela morsicata sono ormai in confidenza da anni con Siri, preinstallato sui dispositivi Apple. In questo caso l’assistente si attiva con “Hey Siri” seguito dal comando specifico o da uno dei comandi rapidi.
Capita che Siri fraintenda le istruzioni (non sempre è colpa sua eh), va quindi rivisto il set-up iniziale, permettendo a Siri di riconoscere la tua voce e il modo di pronunciare le parole.
Per farlo basta accedere alle impostazioni di iOS, poi, di seguito Siri e Cerca: va disattivata l’impostazione e poi riattivata. Il set-up consiste, anche in questo caso, in alcune domande da parte di Siri a cui tu dovrai rispondere.
Un problema riscontrato da diversi utenti è che Siri non pronuncia correttamente alcuni nomi. In questo caso puoi chiedere a Siri di mostrarti il contatto di quella persona. L’assistente eseguirà il tuo comando mostrandotelo e dicendoti “Ecco il contatto di…” e pronuncerà male il nome. A questo punto dovrai risponderle: “Lo stai pronunciando male”; Siri ti chiederà quindi come pronunciarlo e registrerà la pronuncia corretta. Quasi sicuramente, dalla prossima volta, Siri lo pronuncerà in modo corretto.
Cortana, assistente virtuale di Microsoft
Per stessa ammissione di Microsoft Cortana non nasce come concorrente di Google Assistant e Siri, ma far compagnia e integrarsi con gli altri assistenti vocali.
Su Windows 10, a dire il vero, se il computer o device è dotato di microfono integrato, Cortana funziona come un normale assistente virtuale. Per far questo puoi avviare le impostazioni nei modi simili ai precedenti. Dalla barra di ricerca del menu Start cerca “Impostazioni di Cortana e ricerca” e aprire la sezione del Pannello di Controllo relativa all’assistente Microsoft. Qui potrai verificare il funzionamento del microfono in modo che Cortana ti possa sentire correttamente e abilitare (o disabilitare) il comando “Ehi Cortana”. Una volta abilitato puoi anche cliccare su “Prova a rispondere solo a me”. Si lancerà la procedura di set-up che permetterà a Cortana di riconoscere la tua voce e rispondere solamente ai tuoi comandi e non ad altri.
Non resta che allenarli al meglio per avere un assistente massimamente performante al nostro servizio.